Concerto di Beneficenza

Il sublime canto di Ildegarda

"O quam pretiosa virginitas"

Chiesa Madre Sant'Antonio Abate - Aci Sant'Antonio

8 dicembre 2013

Momenti del concerto

Il concerto per Sergio del coro femminile del Teatro Massimo

“Il canto e la musica umana, sono una risonanza del Cielo benevolmente concessa da Dio, sono un’eco del Suo suono originario, la musica risveglia nell’uomo la nostalgia del paradiso”. Per diffondere il messaggio di Dio che riceve nelle visioni, Ildegarda di Bingen utilizza la musica come sublimazione degli elementi che giungono all’anima dell’uomo, risvegliando la componente divina che è in lui e lo riconduce all' armonia primordiale. Nella musica come nelle altre sue opere, fa propri gli assunti della cultura del suo tempo, come il canto gregoriano ma andando oltre. È eccezionale l'estensione delle tonalità dei suoi canti, il fraseggio ricorre ad "effetti speciali" assolutamente all'avanguardia rispetto alle opere dei compositori della sua epoca. Con la poetica segue lo stesso percorso, perché sperimenta soluzioni stilistiche innovative percepibili tuttora. La figura della grande mistica benedettina è stata esplorata proprio attraverso le note in un concerto di alto valore culturale dedicato a Sergio. All'interno della chiesa Madre di Aci Sant'Antonio, il Coro femminile del Teatro Massimo - Bellini di Catania ha donato le armonie scritte da Ildegarda contenute ne "O quam pretiosa virginitas". Atmosfera splendida nella particolare liturgia dell'Immacolata Concezione, un momento di elevato spessore artistico sormontato dalle incantevoli voci femminili del coro del Massimo dirette mirabilmente dal Maestro Vincenzo Rando. Un concerto di beneficenza che ha registrato un foltissimo uditorio e ha posto, anche in quell'occasione, le basi programmatiche per le molteplici ed importanti iniziative di solidarietà nel nome di Sergio, grazie all' impegno della mamma Enza, del papà Antonio. Attività e momenti innestati spesso alla musica e al canto. Armoniosa sinfonia della creazione salvifica, come nella dimenzione di Ildegarda per la quale ognuno di noi ha un suono proprio che si fonde all'universo.

Aci Sant'Antonio 10 dicembre 2013.

Ornella Ponzio

Tu Candido Giglio

Ave, nobile, gloriosa e intatta fanciulla,

tu pupilla della castità,

tu materia della santità che piacque a Dio.

In te infatti avvenne quella celeste fusione,

per cui il Verbo divino si rivestì in te di carne.

Tu candido giglio,

cui Dio volse lo sguardo prima d'ogni altra creatura.

O bellissima e dolcissima;

quanto grandemente  Dio in te si è compiaciuto!

Nel calore del suo abbraccio

ha fatto germogliare in te suo Figlio,

così che potesse ricevere da te il latte.

Così il tuo grembo esultò di gioia,

quando tutta la sinfonia celeste da te sgorgò,

perché tu, o Vergine, portasti il figlio di Dio,

per cui la tua castità rifulse in Dio.

La tua carne provò gioia,

come l'erba su cui ricade la rugiada

infondendovi freschezza;

così è accaduto anche a te, o Madre di tutte le gioie.

Ora tutta la Chiesa risplenda di gioia

e risuoni nell'armonia

per la dolcissima Vergine Maria,

degna di lode, Madre di Dio. Amen.

Sant'Ildegarda di Bingen